La chirurgia robotica
La chirurgia robotica
Il progresso tecnologico in campo medico rappresenta un importante ausilio per il chirurgo. La precisione raggiunta in ambito chirurgico – grazie al supporto fornito dalle ultime tecnologiche robotiche – era impensabile anche solo dieci anni fa.
Oggi è possibile posizionare cage e viti in modo estremamente raffinato e preciso, evitando così le complicanze più frequenti e dannose per i pazienti come deficit motori, infezioni post-operatorie, formazioni di fistole o ematomi, nonché velocizzando i tempi di recupero. A questi vantaggi si aggiungono anche la riduzione considerevole delle quantità di radiazioni per il paziente e per il personale sanitario.
Il dispositivo robotico assume una doppia valenza: fornisce un supporto al medico durante l’intervento, ma soprattutto, ed è questo per me l’aspetto più prorompente, gli consente di concentrarsi sul lavoro dell’intera squadra.
Il chirurgo deve quindi lavorare sempre di più insieme alla robotica e alla tecnologia. Al tempo stesso è fondamentale che sia in grado di controllare questa tecnologia. Il concetto di “Co-Robotica” e di “Robo-Etica” devo viaggiare di pari passo nel futuro della neurochirurgia e della ortopedia spinale.
Il paziente al centro, un progetto di salute che si prenda cura della persona a 360 gradi e il braccio robotico alla destra del chirurgo.